Studio

Franco_Fiorani designer

"Osservo il tangibile, lo elaboro, per collegarlo alla sfera emozionale dell’esistenza. Il design del terzo millennio sara' semplice, rigoroso, con un nascosto alto contenuto tecnologico."

"I observe what is tangible, I elaborate it to connect it to the emotional sphere of existence. Design of III millennium will be simple, rigorous, evocative with a big hidden tecnological content."

Il design contemporaneo deve essere sempre più orientato alla sostenibilità ambientale e alla lotta contro il cambiamento climatico. Siamo chiamati a sviluppare soluzioni innovative e sostenibili per affrontare le sfide ambientali, come l’uso di materiali riciclabili, la riduzione degli sprechi, l’adozione di pratiche di produzione e di consumo sostenibili e scalabili, l’integrazione di tecnologie avanzate come l’Internet delle cose e l’Intelligenza Artificiale.

l’AI sta aprendo nuove possibilità nella progettazione automatizzata, consentendo di generare velocemente possibili alternative.
L’attenzione alla digitalizzazione e all’interazione tra l’uomo e la tecnologia, spinge a creare prodotti, che siano in grado di integrare le tecnologie digitali in modo naturale e intuitivo, migliorando l’esperienza dell’utente, rendendoli più efficienti e funzionali .
Il design diventa un modo per ampliare ed estendere le potenzialità della tecnologia, per migliorare la vita quotidiana e rispondere alle nuove esigenze dei consumatori, promuovendo la diversità e l’inclusione nella società.
Per affrontare le sfide ambientali, il design sta evolvendo, passando da una concezione basata solamente sulla produzione di oggetti, a una visione più ampia che considera l’intero ciclo di vita dei prodotti, dal reperimento delle materie prime ( seconde ), dalla produzione, alla loro distribuzione, alla fine della loro vita utile e al loro possibile riuso.
Il design è sempre più incentrato sulla progettazione di sistemi complessi, che prendono in considerazione le interazioni tra i prodotti, l’ambiente, la tecnologia e le persone.
Il design sarà sempre più interdisciplinare e collaborativo, coinvolgendo esperti provenienti da diverse discipline, ingegneri, scienziati, architetti e urbanisti, sociologi, psicologi, antropologi, chimici, fisici, filosofi, naturalisti, ambientalisti ecc.

La multidisciplinarità consente di sviluppare soluzioni innovative e sostenibili, che tengono conto delle esigenze e delle aspettative per le diverse parti interessate, i consumatori, le comunità locali, le imprese, i governi e le nazioni. Questo richiede una visione a lungo termine, che consideri le conseguenze ambientali e sociali delle scelte di progettazione, con un approccio olistico, che prenda in considerazione l’intera filiera di produzione, di distribuzione e consumo dei prodotti e loro eventuale riuso.
L’attenzione alla diversità e all’inclusione può essere particolarmente importante nei paesi, dove le disuguaglianze sociali ed economiche sono molto evidenti. Il design può aiutare a creare prodotti e servizi che rispondano alle esigenze di tutti, indipendentemente dal loro livello di reddito, dal loro background culturale o dalle loro abilità fisiche e mentali, diventando uno strumento per promuovere la giustizia sociale e l’inclusione.

Il design è il frutto di una mediazione culturale. Il designer attraverso la sua sensibilità, creatività, curiosità e professionalità, svolge un ruolo di sintesi nei confronti del cliente del fruitore, della collettività e dell’ambiente.
Con uno sguardo che cambia e si evolve da un sistema di filiera produttiva di tipo lineare, ad uno circolare. Un modello di produzione che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento, riciclo dei materiali e prodotti in grado di durare più a lungo possibile. Il pianeta ci sta comunicando che i nostri comportamenti devono essere modificati con nuovi approcci, capaci di riportare, equilibri negli ecosistemi.